Publisher's Synopsis
L'occorrenza intima di progettare in una nuova ottica ha portato Floaty*, startup
innovativa insediata nel mercato della depurazione dei reflui liquidi domestici e
industriali, a riflettere sulla plasmabilità dell'uomo, inteso trasversalmente come
individuo o società, sullo spazio che vive e viceversa.
La società in cui viviamo sta regolarmente trasformandosi nella società dell'attimo e
della fugacità; il tutto e subito orientato all'efficienza è causa e conseguenza di un
rapido processo evolutivo e innovativo nel quale stiamo vivendo.
La necessità di fare e avere tutto (o anche solo avere la possibilità di fare e avere) ha
insediato nella nostra esistenza un modus operandi bastato sul modificare
l'ambiente per l'essere e plasmare l'essere sull'ambiente.
Un'apparente antitesi che diventa un circolo vizioso capace di non ascoltare né le
esigenze di questa nuova società, né quelle dell'ambiente che ci ospita.
L'architettura e la progettazione possono essere la soluzione per riuscire a rompere
questo processo disfunzionale e allo stesso tempo di unire le esigenze della persona
e del pianeta, creando un equilibrio tra due sfere che apparentemente risultano
armoniche nei loro movimenti, ma che in realtà si scontrano e danneggiano. Esse
possono permettere di creare un terreno fertile per garantire il diritto del libero
pensiero e della libera espressione, primo gradino per riuscire ad entrare in armonia
con altri individui e con lo spazio che ci ospita.
Da qui nasce Floaty* ARC, un progetto che vuole imparare dalla passata arte del
progettare per sviluppare spazi, edifici e oggetti in maniera sostenibile, etica e
soprattutto che possa permettere di liberare l'uomo e l'ambiente dalle proprie
condanne.